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U13: 32° Trofeo Brucato

Commento a cura di Andrea Lijoi

Con il Brucato, la nostra festa, si chiude il sipario di un anno intenso che ci ha riportato alla normalità con la consueta concentrazione di tornei tra maggio e giugno.

Dopo due anni di similrugby, con la U13 siamo addirittura passati a giocare a tutto campo - escluse le fasce laterali dei 5 metri - in un rugby propedeutico a quello dei grandi a cui mancano solo le terze linee. Lo abbiamo fatto obbedendo ad una filosofia che parla di comprensione di gioco e non di schemi preordinati, di utilità dei giocatori e non di ruoli definiti.

E questo lo abbiamo visto domenica scorsa mostrando veramente un bel gioco fatto di ritmo - tradizionalmente siamo "piccoli" e giocare da bisonti caricando il muro avversario è controproducente, meglio passare attraverso le porte che ci vengono concesse - e questo ci ha ripagato con un secondo e un sesto posto per le nostre squadre allestite in modo estremamente equo. Questa decisione, se da una parte ha limitato le nostre potenzialità, dall'altra ha fatto sì che venisse evidenziato il collettivo composto da 35 tesserati cresciuti in modo ottimale.

Fine settimana con gli amici del Modena negli allenamenti di venerdì e sabato e che poi abbiamo ritrovato nella contesa in un torneo segnato dal grande caldo e da una successione di partite, cinque in tutto, che hanno evidenziato la bontà del lavoro svolto durante la stagione, in cui è emerso uno spirito di gruppo non comune.

Emozionante vivere le diverse fasi della giornata, dalla presentazione delle squadre al centro del campo con tanti atleti sorridenti, al prepararci alla prima partita, primo test per decidere che torneo fare, se con il morale alto oppure se a cercare di "rimediare". E poi l'altalena dei momenti nelle fasi decisive degli incontri, i placcaggi fatti e vincenti, quelli mancati, le corse strenue palla in mano, quelle a rincorrere gli avversari, le lacrime di gioia per la vittoria, quelle per la sconfitta dopo l'epilogo della nostra finale con Experience - molto bravi e determinati - che ha sancito sul campo i migliori del torneo e a chi ha saputo tenere testa agli aquilani in una partita vibrante che ha entusiasmato tutti.

Per noi sicuramente non una bocciatura ma un gradino da cui ripartire a settembre nel creare due nuovi gruppi, quello della U13 che accoglierà i piccoli della U11, e quello della U15 con gli U13 che saliranno.

Chiudiamo con l'immagine di Jacopo, grande e grosso che, a fine partita, tra i singhiozzi stringe a sé tutti i ragazzi.

Forza Primavera, sempre in alto e meglio!

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