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U13: METTI DUE GIORNI A SEGNI

Commento a cura di Andrea Lijoi

Scrivere un articolo di colore dopo una "due giorni" così è un piacere.

Si inizia presto, alle otto di sabato mattina direzione Segni, la perla dei Lepini. Ad attenderci il convento dei Cappuccini, una struttura spartana immersa nel verde, arroccata di fronte al paese. Non c'è tempo di prendere possesso delle camere, alle 11 ci aspetta la guida che ci porterà a visitare i gioielli segnini, a cominciare dal Ninfeo romano non prima, però, di mettere un po' di benzina passando dal Maestrino, il forno.

Da lì, ecco le mura ciclopiche a difesa della città con la porta Saracena ad aprirci la strada. Il tempo è dalla nostra e Laura, la guida, soddisfa ampiamente le nostre curiosità. Arriviamo all'acropoli con la chiesa di San Pietro e poi giù nel centro storico ad assaporare da vicino l'atmosfera della sagra del marrone segnino. La cattedrale è spettatrice del nostro pranzo, Filippo ed io ci concediamo un fritto e un superpanino in una delle caratteristiche fraschette aperte per l'occasione. Il tempo di rifocillarci e via per l'altra parte delle mura con porta Foca in evidenza e poi di nuovo nel centro nevralgico della sagra con l'assalto da parte dei ragazzi alle botteghe che sfornano le caldarroste. È tempo di tornare al convento dove ci aspettano un campo da calcio e uno da pallavolo per consumare le residue energie. Ma prima della doverosa doccia, arriviamo all'imbrunire dopo una ricca raccolta di castagne. Intanto in cucina fervono i preparativi per la cena, piatto unico di pasta, carne e parmigiano per saziare i nostri atleti che gradiscono ampiamente e in più le crostate del Maestrino.

Come al solito qualche tribolazione per fare prendere sonno a tutti ma, alla fine, Morfeo ha la meglio. La domenica la dedichiamo al raggruppamento in programma a Colleferro dove ci trasferiamo, dopo un'abbondante colazione, grazie all'aiuto dei genitori arrivati da Roma. Sette squadre in un girone all'italiana ben strutturato dal direttore di raggruppamento che, nonostante le tante partite, termina puntualmente alle 13.

Noi presentiamo due squadre per complessivi 24 giocatori equilibrando le nostre forze.

Il Colleferro si conferma un osso duro ma, rispetto a Benevento dove abbiamo subito una sonora sconfitta, con entrambe le squadre facciamo un grande passo avanti. Ottimo il gioco espresso con le altre compagini, Lupi Frascati, Frascati, Ciampino, Artena, con cui facciamo vedere che lavoriamo tanto e bene.

Veramente stanchi, guadagnamo le docce e poi il meritato terzo tempo nella club house rossonera di stampo anglosassone. Finisce qui la nostra "due giorni", occasione d'oro per conoscerci, per conoscere i ragazzi, per lavorare sulle loro debolezze e sui punti di forza messi in mostra. Un'occasione per tracciare ancora di più un percorso, di questo biennio 2010-2011 iniziato i primi di settembre e ancora agli albori. In questo processo, fondamentale il dialogo tra tecnici e genitori per affrontare insieme tutte le problematiche di carattere comportamentale.

Preziosissimo, in questo, l'occhio attento delle nostre due mamme accompagnatrici, Loretta e Simona, che hanno vissuto in modalità full immersion situazioni fuori e dentro il campo e alle quali va il ringraziamento mio e di Filippo. Ringraziamento che va esteso a tutti i genitori presenti. Peccato per gli assenti.

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