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Commento a cura di Max Tricarico
E alla fine il giorno è arrivato.
Ancora prima di iniziare, già i ragazzi dimostrano di essere stati fortissimi: hanno resistito, due anni mica un giorno, alimentati solo dalla loro passione e dalla certezza che questo giorno sarebbe, prima o poi, arrivato.
Arrivano emozionati e per nulla spaesati: sanno benissimo cosa fare (scarpini, paradenti, “dove si fa il riconoscimento?”) e fremono per iniziare.
L’atmosfera è quella giusta: tantissimi ragazzi (10 squadre per ciascuna categoria), genitori divertiti che si guardano tra loro con le facce complici e ovunque un odore di brace che era come l’incenso di quella festa di rinascita.
Iniziano finalmente le partite: noi partiamo un po’ lenti, ma partita dopo partita ci riconosciamo e cominciamo a divertirci. Ciascun ragazzo ci mette il suo e alla fine della giornata saranno tutti felicemente sfiniti.
Al termine, insieme alle altre categorie, ci ritroviamo al palchetto della premiazione.
Le domeniche, quelle belle, sono ricominciate!!!
PS Ora che ho salutato gli ultimi ragazzi mi lascio andare a un piccolo pensiero triste. Quando porteremo la coppa in segreteria, non ci sarà Teresa a prenderla e trovargli un posto nella bacheca.
Ma saremo, comunque, noi ad andare davanti al suo ulivo per salutarla e raccontarle di questa bella domenica di rugby.