U9: Torneo SantOvalentino Terni | Primavera Rugby Roma
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U9: Torneo SantOvalentino Terni

Commento a cura di Marco Rinaldi

E’ appena finito il Bottacin, il Torneo dei tornei, ma i nostri ragazzi hanno tutte le intenzioni di vivere e di farci vivere altre fantastiche emozioni!

D’un tratto, improvvisamente, ci troviamo catapultati in un posto nuovo, a festeggiare, osannare ed applaudire orde di bambini sorridenti e pieni di gioia, che alzano coppe, si fanno fotografare ed intonano cori…

Chi sono costoro che festeggiano per la vittoria dell’avversario e per la propria?
Che gioiscono a prescindere, perché consapevoli che hanno giocato dando il massimo ed anche di più?
Che sono soddisfatti perché hanno condiviso le proprie fatiche con i compagni?

Non ci sono dubbi, si tratta dei rugbisti!

Ecco, lentamente prende forma il film di una giornata vissuta intensamente, riavvolgendo il nastro realizzo che ci troviamo nella cittadina di Terni, dove l'Appennino umbro-marchigiano ed il Subappennino laziale fanno da cornice a due campi da rugby e creano un’ambientazione davvero suggestiva, sembra di stare al centro di un’immensa arena.

Ah si, è proprio qui che fin dalle prime ore del mattino si sono scatenate, divertite, rincorse, placcate e sportellate le giovani leve del rugby nostrano.

E’ qui che i piccoli atleti della Primavera U7, U9, U11, hanno onorato in ogni partita e fino al pomeriggio, in modo magistrale e senza esitazione, i propri colori con il perfetto mix di agonismo e sportività…ma non solo…

I loro movimenti, i placcaggi, le diagonali, le sfide, le ripartenze e le finte, sono sembrate dei colpi di pennello gialli e blu realizzati su tela verde da un pittore intento a creare la propria opera più bella!

Che dire poi di come i ragazzi hanno protetto, tutelato ed onorato la palla nelle loro mani, attraverso il sacrificio, la convinzione e la sofferenza, che ad osservarli da bordo campo si riuscivano a stento a trattenere le lacrime.

Certo questo non ha evitato qualche piccolo acciacco: un’anca indolenzita per una botta, un dentino traballante volato via, un taglietto sul mento, una fronte dolorante per un colpo alla testa…ma è il piccolo dazio per coloro che hanno il privilegio di esser parte di un’armonia ancestrale intrisa di divino.

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