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Vedere i ragazzi così felici alla fine della finale con l'Experience è stata la più bella soddisfazione per tutto lo staff tecnico e per i tanti genitori presenti al Tommaso Fattori de L'Aquila.
Per arrivare in finale, due partite con Pescara e Amatori Napoli. La prima servita per prendere confidenza con un campo molto grande e per calarci nel ruolo di pretendente alla finale, la seconda per toglierci di mezzo qualsiasi remora nel pensare che questo torneo ci avrebbe visto contendere il titolo di migliore proprio con i cugini aquilani.
In un'atmosfera perfetta sia climatica che per il tifo sugli spalti, iniziavamo la nostra partita di finale subendo gli arrembanti attacchi aquilani e una meta che faceva pensare ad una partita difficile da gestire. Sette a zero dopo un primo tempo da trincea con timidi tentativi offensivi frustrati dalla superiorità degli avversari. Ma all'intervallo è bastato dire che se avessimo voluto vincere avremmo dovuto avere la palla in mano, che i nostri sono tornati in campo trasformati.
Il calcio d'avvio del nostro 10, Picchi, è stato magistralmente recuperato da Maffey e da lì è iniziata la nostra partita con un uno due micidiale che ci ha portato sul 7 a 17. Ma Experience non ci stava, accorciando le distanze. Il 14 a 17 dava vita agli ultimi minuti dove una ridda di diverse emozioni animava tutto il Fattori. Da una parte gli abruzzesi che spingevano come non mai per raddrizzare il risultato, dall'altra i gialloblù romani che alzavano un muro invalicabile alla fine non più violato.
Emozionante vedere alzare la coppa dei vincitori da parte di Gargiulo con i nostri ragazzi abbracciati tra loro, commovente vedere Tarantini ricevere il trofeo quale miglior giocatore del torneo, soprattutto considerando la sua spalla birichina ormai messa a tacere.
Con L'Aquila si chiude un anno molto lungo e ricco di soddisfazioni per una squadra che ormai è una certezza e consapevole del fatto che il lavoro paga sempre. Adesso possiamo giocare a touché!