Ciao a tutti, sono il papà di Gianmarco, essendo la mia identità ormai fusa con l'essere genitore, così vengo riconosciuto e così mi presento.
Capita spesso e volentieri di accompagnare i bambini, oddio i ragazzi, in campo. Tanti di loro li conosco da quando, turbonani spericolati, a stento riuscivano a fare la capriola prima della corsa.
Bellissima metafora la capriola, ti insegna a cadere e rialzarti più forte ogni volta e a crescere, e accidenti quanto sono cresciuti. E ora, se mi consentite, tutte le volte che scendiamo in campo insieme, mi sento un pó il papà di tutti... Per quanto vi assicuro uno mi basta e avanza, di rugbista.
Domenica siamo entrati in campo per giocare, per divertirci, abbiamo dato un'occhiata ai gironi più per curiosità che altro. E abbiamo cominciato a correre, col sorriso, con la voglia di giocare, di aiutare i compagni, perfino di passare quel maledetto ovale che rimane stranamente incollato alle mani mentre t'infili in mezzo a quattro trattori.
E i cerchi, sempre tutti insieme, a gridare, dopo i consigli dell'allenatore, Forza Prima.
...E via così , capriola, corsa, sorriso, daie rega, giochiamo si ricomincia. Fino al fischio finale, quando ha vinto la voglia di giocare e l'impegno.
Una giornata intensa, carica di adrenalina che si è trasformata in un attimo in lacrime di gioia dei nostri grandi ma pur sempre piccoli bimbi.
Ah si dimenticavo, alla fine abbiamo anche vinto il torneo di Fiumicino....